Il teatro itinerante
In giro con "Fortemente donne". Storie di coraggiose e di vita
Domani le mille tappe per gli angoli del centro con le compagnie provinciali. Si racconterà di partigiane e insegnanti, migranti, comari e levatrici

Il Corriere delle Alpi - venerdì 7 giugno 2024 - pagina 41 - sezione Belluno

Due anni fa si chiamavano "Carovane poetiche", le compagnie amatoriali della provincia che portavano in giro per Belluno scene ispirate alla natura: domani, le stesse compagnie racconteranno storie di donne bellunesi in "Fortemente Donne". L'iniziativa è frutto di una collaborazione e di un progetto condiviso tra le compagnie teatrali amatoriali bellunesi affiliate all'Unione Italiana Libero Teatro del Veneto che lo finanzia e gode del patrocinio del Comune.

Bretelle Lasche, Farine Fossili, Gruppo teatrale Zumellese, I Comelianti, Lavori in Corso e Se Queris sono i gruppi che hanno aderito al "Progetto Donna Uilt". Ascolteremo storie di donne che hanno avuto un ruolo particolare e importante per la vita del bellunese, donne che non saliranno sul palcoscenico, ma rimarranno in mezzo alla gente, a raccontare in modo confidenziale tratti delle loro vite, episodi che per loro erano"normali", ma che hanno fatto la storia del nostro territorio e che dovrebbero entrare a pieno titolo nella Storia, quella con l'esse maiuscola.

A dare il via alle carovane, alle 9.30 in piazza dei Martiri, a fianco del Caffe Deon, sarà la compagnia "di casa" le Bretelle Lasche che, con "I quaderni di montagna", racconterà, attraverso le parole di Tina Merlin, le storie delle donne partigiane. La Resistenza, le vide "farsi avanti" in gruppo o a volte in solitudine, per combattere, per fare le staffette, per sottrarre alla violenza, per aiutare soldati sbandati e partigiani, fossero essi familiari, paesani o forestieri.

La seconda tappa sarà in piazza Castello alle 10, dove il Gruppo teatrale Zumellese proporrà "Leggere, scrivere e far di conto", pezzo incentrato sulle educatrici, in particolare sulla storia di una maestrina fresca di diploma, che si trova ad insegnare in una scuola di un piccolo paese di montagna verso la metà del Novecento, con le ferite della guerra ancora fresche e vive nella memoria. Dopo mezz'ora, i Se Queris entreranno nel Giardino di Loris Tormen in via Sottocastello e saliranno sulla "palchina" col loro pezzo intitolato "e-migranti", ambientato nella seconda metà del XIX secolo, quando anche le donne partivano per "la Merica" o per città italiane, come le balie e le giovanissime "Ciodete", lavoratrici stagionali nei masi del Trentino. La carovana si fermerà poi in piazza delle Erbe alle 11, dove il pubblico potrà assistere alla proposta delle Farine Fossili in "Ida Pilotto, la Duse della pedagogia" storia dell'educatrice feltrina, dotata di grandi creatività, ingegno e capacità di tener viva l'attenzione dei bambini, tanto che i suoi metodi sono ancor oggi adottati nelle scuole e Fogazzaro la paragonò ad Eleonora Duse. Mezz'ora dopo, alle 11.30, appuntamento in piazza Mazzini con i Lavori in Corso e con "Mani forti e delicate", storie di "com-madri", comari e levatrici che con le loro mani preziose, esperte, affidabili, forti e delicate assistono con sapienza arcaica il rito di venire al mondo: quando le donne si affidano ad altre donne nel momento più intenso della vita.

La "Carovana" non poteva concludersi che accanto al Teatro "Dino Buzzati" con I Comelianti che metteranno in scena "Gerle. Il peso della guerra sulle spalle e nel cuore", un ricordo dedicato alle Portatrici del Comelico nella Prima Guerra Mondiale, donne che, nonostante i loro sforzi e sofferenze, spesso sono state dimenticate, e che saranno qui commemorate anche attraverso le loro stesse vive testimonianze. In caso di maltempo, lo spettacolo (che è gratuito) sarà rinviato a sabato 15 giugno, con le stesse modalità. Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Lina Beltrame

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