"All'ombra di Cyrano" - Pubbliche Bugie

Calendario Domenica 10 novembre, ore 17.00

Commedia poetica ispirata alla famosa opera di E. Rostand "Cyrano de Bergerac"
Lo spettacolo: Lo spettacolo: Lo spettacolo: Lo spettacolo: «Da Cyrano de Bergerac che non smette di stupire e ricordarci quanto della vita e dell’amore non ci si debba mai scordare.»
Viene narrata la storia dell'amore impossibile di Cyrano de Bergerac per Rossana attraverso una prosa ricercata ma anche tramite un originale e sorprendente uso delle arti visive, che rappresenteranno il fulcro della narrazione.

Note di regia
"Cyrano manca..." dice il suo amico Ragueneau.
Cyrano manca anche a me e vorrei tanto che, come nello spettacolo, apparisse all'improvviso per aiutarci a sconfiggere i cattivi. Poesia, amore, eroismo, eleganza, coraggio, fedeltà, ideali e bellezza. Ci ho trovato molto di quello che manca al mondo e da questo “mancare” l’urgenza che mi fa stare ancora qui, sul palco per continuare a giocare grazie a Cyrano. Giocando ho trovato in me un po' di lui, di Rossana, di Cristiano, di De Guiche. Personaggi che mi hanno fatto apprezzare il valore dell’essere unici e la fragilità nell’esserlo. Cyrano forse è tutto e forse niente. Cyrano è un segreto, un’ideale, un mito. Cyrano è inafferrabile e per tentare di farlo l’abbiamo disegnato in centinaia di immagini, come a fotografarlo per fermare, capire, conoscere. Cyrano è stupore e incanto condensati in una sola battuta, l’ultima. Lasciatevi guidare dalle parole di Cyrano e nel guardare lo spettacolo mi auguro di cuore che riusciate ad incontrarlo anche solo per un breve istante.

Note di compagnia
Quasi 2 anni di prove tra le righe di un testo che non smette di stupire ed emozionare.
Un naso, una spada, una lingua tagliente, un cervello sopraffino... Chi è Cyrano?
Noi ci vediamo la pienezza di un cuore non compromesso, che non ha nessun piccolo vantaggio da perdere. Ci vediamo la poesia che non cede, la dignità di chi ama perdutamente, la disperazione che si fa bellezza.

Con: Massimiliano Zampieri, Stefania De Martini, Francesca D'Incà, Marco Corazza, Michela Broi, Ivan Caviola
Regia: Paolo Martinazzo
Immagini: Alessia Trevisson
Supporto tecnico: Denis Savi
Durata: 1 h 30' circa



I commenti del pubblico:

Roberta
Splendido spettacolo, adattamento originale, compagnia affiatata. Il pubblico di sabato sera era così emozionato che interagiva con i personaggi. Le Pubbliche Bugie crescono e regalano generose, con evidente impegno, la "goccia di splendore" che ti aspetti dall'artista, professionista o amatoriale che sia. Bravi!

Giorgia
Performance poetica, suggestiva, commovente, ironica e dolcissima. Fedele nel significato all'opera letteraria originaria, ma colorata e amplificata da una sapiente e appassionante regia, che riesce a coordinare e fare interagire spazi, tempi, linguaggi e soprattutto persone, attori e spettatori. Interessantissimo l'avvicendarsi degli attori tra i vari personaggi. Calcare la scena con diverse interpretazioni rende più profonda la comprensione dei personaggi. Quasi sia imprescindibile l'integrazione di sfumature caratteriali diverse, con il cammino di vita che ogni essere umano è chiamato a percorrere. Bravissimo il regista anche per aver scelto di non fare recitare il protagonista, e che in questo modo ha destato più curiosità nell'aspettarlo e cercarlo scena dopo scena. Bravissimi gli attori, protagonisti di una grande macchina uman-teatrale, in continuo dialogo tra loro e con il regista in una cornice musicale costruita con gran classe.

Erik
Complimenti, a tutti, nessuno escluso…uno spettacolo completo di tutto: interpretazione, regia, luci, suoni. Emozioni e soprattutto parole-poesie…SIETE STATI STRAORDINARI! Grande lavoro! Cristiana
Ambientazione scura, catturante, minimal dove l'occhio cade per forza sul personaggio; variazione anche in scena dei protagonisti stessi che cambiano "pelle", quasi a ricordarci che tutti noi siamo Cyrano nella vergogna dei difetti, Rossana nel guardare di primo acchito all'esteriorità per poi innamorarsi dell'anima che sgorga dalle parole, un po' Cristiano, prigioniero della sua bellezza ma forse alla ricerca di altro... E poi le tavole in carboncino (?) nero bellissime che ci palesano Cyrano come protagonista assoluto della scena sempre. Dialoghi in un italiano dimenticato, aulico, in rima con parole che a volte ci sembra di non riconoscere ma che ci tornano in mente. Cyrano è attuale, soprattutto in un'epoca come la nostra. Grazie agli attori che hanno ben reso i caratteri e alla regia per la scelta e la realizzazione. Forse un azzardo .. chi lo sa. Di certo sono uscita con un pezzetto del cuore di Cyrano in tasca.

Stefano
È un Cyrano che aleggia nelle voci multiple degli attori a scandire una parola poetica, una parola che affascina e seduce. La spada compie imprese memorabili e il nostro eroe ne fa fuori più di cento, ma l'arguzia, l'eleganza e l'empatia conquistano tutti i cuori, anche quello di Rossana. Il palcoscenico deborda in platea e ci si cambia in scena in un vortice di situazioni e di cambi da Commedia dell'arte. È uno spartito complesso, dove gli attori si alternano in più ruoli, in un congegno narrativo che funziona alla perfezione. Cyrano trionfa comunque, perché di lui conserviamo la magia e la potenza della parola che ci salva e riconnette col mondo.

Mara
Si insinuano ancora burrose, maestose e graziose le sue parole...quelle del Cyrano del regista Paolo Martinazzo e dei suoi meravigliosi ragazzi, andato in scena venerdì 10 e sabato 11 maggio al Teatro di Castion " All'ombra di Cyrano". Parole d 'amore e di speranza, che come frecce solcano le fenditure delle nostre esistenze, delle nostre resistenze quotidiane, sfiorando pudori bambini. Eppure siamo consapevoli della nostra impotenza di fronte a tanta bellezza: l' amore. Siamo lì, in sala, in quel silenzio improvviso e fatale, a vivere, a sognare, a sperare insieme a Cyrano e a Rossana. E, intrecciati ai nostri pensieri svagati, i tanti Cyrano e Rossana, diverse intensità perché il loro amore possa raggiungerci e toccare ognuno di noi, una mano, un arto, un pensiero, un'idea ... Grazie di cuore a tutti ... Agli attori, alla straordinaria regia, alle incredibili immagini, che ci hanno accompagnato in scena. Un tocco di eleganza e bellezza indispensabili per cogliere ogni attimo dello spettacolo.

Anna
Mi ha colpito innanzitutto la regia, brillante, vivace e imprevedibile. Bellissimo il rapporto coi disegni parlanti. Quando mi perdevo, loro mi spiegavano tutto. Molto bravi anche gli attori. Avete lavorato intensamente, tutti molto coinvolti. Insomma un bellissimo gioco di squadra . Mi sono commossa.

Alessandro
Spettacolo molto bello. Un lavoro di regia enorme, splendido e di un'originalità unica. Molto bravi gli attori, perfetti nel mantenere i personaggi in tutte le situazioni. Assolutamente da vedere.
La compagnia: La compagnia: La compagnia: La compagnia: Le Pubbliche Bugie nascono a Belluno-Castion nel 1995. In oltre 20 anni di attività, la compagnia teatrale Pubbliche Bugie ha portato nei palcoscenici della provincia moltissimi apprezzati spettacoli.
Le Pubbliche Bugie di Belluno sono una compagnia teatrale amatoriale ma prima ancora un gruppo di amici che utilizza il palcoscenico per divertirsi, per condividere delle emozioni, superando le barriere ideologiche e culturali, e per provare a dare una risposta ai tanti tumulti che attanagliano le coscienze.
In un’epoca dove troppo spesso il contatto umano viene meno, la Compagnia vuol condividere un importante obiettivo: valorizzare in ogni modo l’interazione tra le persone.

Produzioni:
1996: Due dozzine di rose scarlatte
1998: Quando al paese mezogiorno sona
1999: Il rifugio
2001: Oltre il confine
2004: RotteAmare
2011: Transgenico Amleto
2016: La cena delle Bugie
2017: Bolle
2024: All'ombra di Cyrano

Gallery e trailer

Il trailer dello spettacolo

       

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